La fondazione TIM

Chi Siamo

Fondazione TIM, nata nel 2008 come espressione della strategia di Corporate Social Responsibility del Gruppo Telecom Italia, è una fondazione d’impresa di tipo prevalentemente erogativo che opera in Italia e nei territori dove il Gruppo è presente istituzionalmente.
La Fondazione ha l’obiettivo di promuovere la cultura del cambiamento e dell’innovazione digitale, favorendo l’integrazione, la comunicazione e la crescita economica e sociale.

La Fondazione TIM opera:

  • nell’ambito del sociale, con iniziative educative e assistenziali dedicate alle categorie e alle fasce di popolazione meno protette o comunque svantaggiate;
  • nella valorizzazione della progettualità applicata all’educazione, all’istruzione e alla ricerca scientifica, attraverso la cultura dell’innovazione ed il social empowerment.

Fra gli impegni della Fondazione c’è la tutela del patrimonio storico-artistico e ambientale italiano attraverso lo sviluppo di forme e modi innovativi di fruizione e diffusione della conoscenza.

Alcuni esempi:
LSP
INNOVAZIONE ON STAGE
DISLESSIA 2.0

 

La Fondazione TIM e il restauro del Mausoleo di Augusto

La stessa parola “mecenatismo” è un tributo all’epoca di Augusto: viene da Gaio Mecenate, protettore di artisti e poeti, che volle impegnare le proprie risorse a vantaggio del bello.

Con un atto di mecenatismo, per l’appunto, la Fondazione TIM è impegnata per restituire alla città di Roma e all’intera collettività il Mausoleo di Augusto, uno dei più maestosi e significativi monumenti di Roma antica.

Il Mausoleo è stato chiuso al pubblico nel settembre 2007 quando sono iniziati lavori di indagini archeologiche preliminari per la realizzazione del progetto di recupero della piazza Augusto Imperatore (progetto “Urbs et Civitas”, vincitore del Concorso Internazionale bandito dall’Amministrazione Capitolina nel 2006).

Sotto la presidenza di Giuseppe Recchi, la Fondazione TIM ha deliberato un importante stanziamento a favore del restauro conservativo del Mausoleo di Augusto: 6 milioni di euro, ai quali si sommano ulteriori fondi per la sua valorizzazione. Questo contributo è risultato di importanza cruciale, perché i lavori potessero riprendere.

“Il nostro è un Gruppo che mette le persone in connessione le une con le altre, che consente loro di comunicare, spiega Giuseppe Recchi, “ma Fondazione TIM questa volta ha deciso di mettere in comunicazione i secoli. La storia del Mausoleo, le vicende non sempre felici di questo monumento, l’ambizione e le speranze di Augusto che lo fece costruire, non potevano più restare nel limbo. Abbiamo scelto di impegnarci, in una feconda partnership con la Sovrintendenza Capitolina, per restituire il Mausoleo a Roma e al mondo.

Non ci basta però l’idea di consentirne il restauro: vogliamo che questa occasione serva per ripensare all’eredità di Augusto, a quella straordinaria lunga era di pace che porta il suo nome, alla prima ‘globalizzazione’ della storia. Per questo, nel progetto del Mausoleo non abbiamo investito soltanto risorse economiche: ma anche tutta la nostra creatività”.

L’obiettivo è quello di riaprire le porte del Mausoleo nella primavera del 2019, integrandolo appieno nella mappa delle attrazioni immancabili di Roma e facendone anzi, con l’utilizzo delle migliori tecnologie, una vera “porta d’ingresso” per chi visiterà la città. Una città che ancora oggi rivela, a chi sappia guardarla, l’impronta indelebile di Augusto.

Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione TIM ringrazia i consiglieri Luca Josi e Simona Signoracci, che hanno messo la loro competenza e creatività al servizio di questo progetto.

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